I Am Trash by Etat Libre d’Orange

20 Nov 2018

 

 

“Prima c’è il Sud Africa. Le origini. Poi la Nuova Caledonia. Il mare, il paradiso. Infine la Francia. Parigi da conquistare, sedurre a tutti i costi. Sceglie la sua arma, la migliore: il profumo. La venerabile Maison Givenchy lo trascina e lo introduce. Passano sette anni e sette profumi. Arriva poi il tempo dell’infedeltà, del desiderio inappagato, tappa necessaria per mettersi alla prova. Impara a soddisfarsi per primo, per meglio rispondere ai desideri altrui. E’ l’età della libertà e chi lo ama lo segue. Si concede una piccola enclave e ci invita quelli che ama. Crea una sottile rivoluzione, come il seduttore che agisce in profondità. Nasce Etat Libre d’Orange: la prima terra di libertinaggio olfattivo. Ha l’ottimismo dei folli, la dolcezza dei tiranni, il disgusto del conformismo, il culto delle contraddizioni. Il suo nome è Etienne de Sward”.

Poche parole per riassumere l’affascinante storia della Maison Etat Libre d’Orange, che ha scelto il Marais, quartiere branché della capitale francese, per svelare appieno il suo stile, al numero 69 di rue des Archives. Un concept ricercato, sofisticato e trasgressivo al tempo stesso, che trae ispirazione dall’arte, dalla moda e da tutto ciò che lo circonda.

Originale, audace, mai convenzionale, Etat Libre d’Orange vuole essere una scelta alternativa nel mondo della profumeria artistica contemporanea, fonte di ispirazioni insolite, autentiche e vibranti, derivanti dalla massima libertà creativa dei profumieri, non condizionati da limiti di budget, giacché oltre il 50% dei ricavi viene stanziato per le ricerca di formulazioni e materie prime sempre innovative.

Ed è così che dopo innumerevoli provocazioni olfattive, create nel rispetto delle tradizioni della profumeria artigianale, ma con un taglio più eccentrico, che rompe gli schemi e abolisce gli esercizi di stile, nel 2018, viene alla luce I Am Trash, un messaggio rivoluzionario, di rottura, in perfetto stile Etat Libre d’Orange.

Per la prima volta nella storia della profumeria, nasce un profumo interamente derivato dagli “scarti”: dai petali di fiori già lavorati, dai legni già distillati e persino dai residui degli aromi alimentari. Un innovativo processo di doppia estrazione delle materie prime (definito Upcycling ovvero riciclo creativo), che mette in luce sfumature olfattive ancora inesplorate, facendo sbocciare una nuova fragranza come un fiore, annunciando un messaggio di speranza per il futuro:

“Caro mondo,
non buttare via nulla, perché nel fondo della spazzatura giace la distillazione di un grande amore. I camion dei rifiuti contengono fiori che possono ancora rilasciare profumi straordinari, scorze e bucce che possono ancora offrire il loro aroma frizzante. Le esalazioni pestilenziali hanno note di miele che possono fondersi con la Terra. Ci sono così tante meraviglie negli scarti, che è giunto il momento di rielaborarli.

Etat Libre d’Orange offre un bouquet del perdono a Madre Natura e lo fa sapere a gran voce: Adesso, prima che sia troppo tardi!”

 

 

My Experience:

Questa creazione firmata Daniela Andrier (venuta alla luce grazie a un importante programma di Ricerca & Sviluppo della casa essenziera Givaudan, che ha studiato un metodo di rielaborazione delle materie prime già distillate) sorprende per la sua anima radiosa, vivace e tenace. La formulazione, a metà strada tra profumo tradizionale e profumo molecolare, si fonde perfettamente con la pelle, sprigionando una gradevole scia – legnosa, fruttata, fiorita – all’infinito.

Al suo interno, Arancia Amara Upcycling, Mandarino Verde Upcycling, Lemongrass del Guatemala, Essenza di Mela Upcycling, Assoluta di Rosa Upcycling, Iso E Super Upcylcing, Sandalore, Legno di Cedro Atlas Upcycling, Akigalawood, Fragola Gariguette.

Marina Donato

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