I profumi di d’Annunzio

14 Nov 2018

 

 

“ Trabocca in Prioria l’ammontare degli oggetti celebranti l’arte del profumo, molti dei quali mai mostrati poiché conservati in stanze non accessibili al pubblico. Flaconi e ampolle, principalmente: a fondo piatto, con collo stretto e ventre rigonfio, con o senza manici. All’etrusca, a bugnato, a stelo, a campana, a caffettiera, a fialetta, di forma oblunga, bombata, molata, esagonale, col dorso a peduncoli, con beccuccio a stelo, a chiocciola, floreali, con pomello fruttato, col leone marciano o di impronta giapponese. E poi, quelle dell’Aqua Nuntia (dal Vate espressamente ideata) di stampo rétro o modernissime, quasi di design. Storte, alambicchi, vasi per gli unguenti, bruciaprofumi. Una vera e propria “cattedrale olfattiva” proveniente dai vari ambienti del Sacro Eremo, per la prima volta riunificata in una visione d’insieme ”.

Questa è l’essenza della mostra D’Annunzio e l’Arte del Profumo. Odorarius Mirabilis, visitabile presso la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani. Una mostra di eccezionale valore storico, promossa da Marco Vidal, Direttore Commerciale Mavive e Amministratore Delegato di The Merchant of Venice.

Per il Vate il profumo aveva, difatti, un ruolo predominante. Nelle sue opere, odori e effluvi sono piacevoli costanti, capaci di evocare sensazioni, situazioni e luoghi. Nell’Alcyone, lo spettacolo della natura e delle stagioni ha un continuo riferimento ai profumi; ne Il Piacere, la passione amorosa si nutre spesso di memoria olfattiva (indimenticabile il ricordo impresso nella mente di Andrea Sperelli della scia inebriante lasciata sulla pelliccia dal corpo di Elena), per poi giungere alle lettere scritte alle amanti e agli appunti privati, dove il profumo è spesso presente.

Un riferimento olfattivo completamente a sé stante si trova, poi, in Notturno, l’opera forse più intima e personale di d’Annunzio, in cui viene descritta la dolorosa convalescenza a seguito dell’incidente in missione militare. E’ proprio l’olfatto a guidare il risveglio dalla malattia: un mazzo di fiori freschi, ancora bagnati dalla pioggia, risveglia i sensi, l’immaginario, la scrittura.

Ed è così che i numerosi profumi creati e ispirati dal Poeta e i suoi rapporti con importanti profumieri italiani e stranieri dell’epoca, oggi, hanno ispirato la creazione di Odorarius Mirabilis: una interessante collezione olfattiva composta da sei fragranze, che richiama a gran voce le opere più famose del Vate e una delle persone più importanti della sua vita, Eleonora Duse.

Il flacone evoca, in chiave moderna, l’ampolla per l’Aqva Nvntia, ideata dal Poeta in vetro di Murano, oggi proposta in sei eleganti tonalità, tutte impreziosite da una stampa in oro a caldo sul fronte. Mentre il cofanetto riporta sul davanti una etichetta dorata, nei cui decori è ripresa la trama della fontana dannunziana disegnata da De Carolis per l’originale Aqva Nvntia.

 

 

Aqva Nvntia, la visione scenografica dell’antico.

Nell’essenza simbolo della collezione, vivaci note esperidate e un tocco di Neroli fanno da preludio alla freschezza aromatica di Menta e Lavanda, svelando un cuore floreale di Rosa, Gelsomino e Fiori d’Arancio. Sul finale, calde note ambrate si fondono dolcemente con quelle di Patchouli, Muschio Bianco e Legno di Sandalo.

 

 

Ermione, il profumo della gioia spirituale.

Elegante e multi-sfaccettata, la fragranza si apre con tocchi aromatici di Foglie Verdi e Gemme di Ribes Nero, per poi veder fiorire un bouquet romantico di Rosa e Gelsomino, impreziosito da una base di Legno di Cedro, Patchouli, Bacche di Vaniglia e Muschio Ambrato.

 

 

Divina Mvsa, l’irradiazione del mistero.

Una fragranza ammaliante e seducente, omaggio all’affascinante personalità di Eleonora Duse. L’esuberanza del Bergamotto e un tocco fruttato di Foglie di Lampone aprono la scena, per poi lasciare il palcoscenico a un intenso cuore floreale di Rose, Mughetto e Gelsomino, adagiato su un fondo di Legni Bianchi, Tonka Poudrée, Bacche di Vaniglia, Ambra e Muschio.

 

 

Il Piacere, l’inno alla voluttà felice.

La composizione calda e opulenta, dedicata alle atmosfere vibranti e alle infinite sfumature del cremisi, il rosso Vittoriale, esordisce con l’eleganza del Neroli, che si fonde in un tutt’uno con i sentori aromatici del Mate, sublimando il fascino maestoso dei fiori per eccellenza: la Rosa e il Gelsomino. Sul fondo, una base dolce, calda, muschiata, impreziosita da pregiati legni di Sandalo e Guaiaco.

 

 

Notturno, l’omaggio alla bellezza della notte.

La dolcezza della Pesca Nettarina viene stemperata da vivaci note agrumate e sfumature aromatiche di Lavanda. Nel cuore, l’intensità della Zagara, del Pitosforo e dello Ylang-Ylang in fiore si mostra profonda e carnale, lasciando il passo a un finale caldo e avvolgente di Legno di Cedro, Patchouli, Ambra e una scia carezzevole di morbido Muschio.

 

 

Il Fuoco, l’emozione di un incendio.

Ammaliante e seducente come una fiamma che danza nella notte, la composizione si presenta con un incipit liquoroso di Bergamotto, Rum e Cognac, reso speziato da grani di Pepe Rosso, per poi svelare un cuore caldo e suadente di Tabacco, Patchouli, Legno di Cedro e Vetiver, che si adagia voluttuosamente su una base di Vaniglia, Semi di Tonka, Benzoino, Muschio e Legno di Sandalo.

 

My Experience:

Aqva Nvntia così eterea e soave si rivela una delle mie composizioni preferite, seppure in netto contrasto con il fascino ammaliante delle ultime due creazioni, Il Fuoco e Notturno, capaci di sedurre fin dal primo incontro olfattivo.

Marina Donato

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