Alla scoperta di Arquiste

20 Apr 2015

 

ArquisteArquiste, una collezione di profumi che trasporta chi la indossa in luoghi e momenti storici sempre nuovi, affascinanti, misteriosi…

Grazie a una meticolosa ricerca che impiega fonti autentiche e ingredienti rari e preziosi, ogni singola fragranza riproduce, infatti, l’evocazione olfattiva di un particolare momento storico, consentendo a ogni persona di vivere la Storia nel modo più intimo e soggettivo possibile.

Per approfondire la conoscenza di questo interessante marchio, oggi abbiamo dunque il piacere di intervistare il suo ideatore, Carlos Huber

 

© kevin tachman 2011

 


Architetto specializzato in Conservazione dei Beni, il tuo percorso di studi denota una passione per l’Arte, l’Antico, il Bello… Pensi che anche la creazione di una fragranza possa essere ricondotta a una forma d’Arte?

Naturalmente. E credo che un buon profumo nasca in un modo molto simile a un’opera d’arte. Le mie fragranze sono, infatti, un mix di ispirazione e ricerca, al pari della realizzazione di una pregevole opera architettonica. Grazie alla passione che nutro per la Storia, rimango sempre affascinato dalla ricerca che svolgo per creare un nuovo profumo e credo che tale ricerca sia davvero molto simile a quella che precede la realizzazione di un edificio o di un’opera d’arte. Un lavoro lungo e complesso, che consente di “progettare” minuziosamente la fragranza in “costruzione”. Le fragranze Arquiste vengono realizzate, inoltre, con il fine ultimo di emozionare e far vivere momenti storici in modo intimo e personale… un po’ come quando si ammira, estasiati, un’opera d’arte.

Arquiste, un nome affascinante che porta alla mente la fusione tra “Arquitect” e “Artist”… Cosa significa esattamente per te?

È il nesso tra alcune delle più grandi passioni della mia vita: Storia, Architettura e Profumo. Il lavoro di un architetto si basa sul design e sulla realizzazione di “progetti” e la creazione di una linea di profumi è stato il “progetto” più avventuroso, appassionante e fantastico che abbia mai cercato di realizzare. Mi dà moltissima soddisfazione, in quanto soddisfa la mia curiosità verso la Storia e, al tempo stesso, mi consente di occuparmi personalmente della progettazione, della produzione e del management. Il mondo del Profumo, pertanto, è fortemente connesso alla mia passione per l’Architettura Storica, in quanto – per me – ciò che si odora è importante tanto quanto ciò che si guarda.

Hai affermato che “… un buon profumo è come un piacevole ricordo, ci trasporta in un altro luogo nel tempo”. Quale ricordo evocherai con la tua prossima creazione?

La prossima fragranza ci porterà indietro nel tempo, nel XVII secolo, per intraprendere un viaggio transoceanico tra Occidente e Oriente. L’ispirazione arriva da un galeone che attraversa l’Oceano, con un carico estremamente raro e prezioso. L’ultima tappa di un lungo viaggio di una delegazione di samurai di ritorno in Giappone, dopo aver trascorso sette anni all’estero, in viaggio tra Europa, Messico e Filippine. Dopo trattative commerciali fallite con l’Occidente, l’Ambasciatore Hasekura Tsunenaga organizza la partenza facendo caricare la nave con le merci esotiche più preziose di Manila. La fragranza ci conduce, infatti, all’interno dello scafo della nave, che sprigiona un inebriante accordo di legni tropicali, cuoio spagnolo, incenso, pepe nero e spezie esotiche macinate…

Siete pronti per un nuovo, avventuroso, viaggio (olfattivo)?

Marina Donato

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