Il lato goloso (e leggendario) di Sweet Pulp

11 Dic 2023

“Fili di seta intrecciati compongono una sinfonia che risuona nell’anima. Esplorate i lussureggianti giardini del Palazzo di Cnosso, dove ogni passo risveglia lo spirito. La dolcezza dei fichi maturi si fonde con l’intensità delle rose, mentre l’ambra grigia e il legno di sandalo rivelano segreti millenari”.

Ecco svelata l’anima di Sweet Pulp, la nuova creazione olfattiva firmata Astrophil & Stella, in collaborazione con uno tra i nasi più apprezzati del panorama mondiale attuale, Miguel Matos.

Anfore antiche e deliziosa frutta fresca vanno a comporre l’interessante evocazione, che fa sognare a occhi aperti miti, leggende e labirinti intricati.

Sospesi tra sogno e realtà, all’interno della composizione troviamo, infatti, note succose di pera, pesca, arancia rossa, bergamotto e petitgrain, che sublimano la polpa golosa di fichi maturi e il profumo inebriante di rose appena sbocciate, mentre la base si rivela dolcemente intrigante grazie a un insolito mix di contrasti: vaniglia e zucchero, abbinati a sentori legnosi, terrosi e salini di sandalo, muschio di quercia, patchouli e ambra grigia.

“Note fruttate s’innalzano come le colonne di un tempio dimenticato, mentre il dolce aroma dell’arancia sale come un’offerta agli dei. Un canto melodioso risuona nell’atmosfera, evocando l’amore e la fertilità dell’Antica Creta”.

My Experience:

Sweet Pulp ha risvegliato in me ricordi di giovinezza e studi appassionati che, con lo scorrere del tempo, si erano affievoliti.

La civiltà minoica prende il nome, infatti, dal re cretese Minosse, che fece costruire il leggendario labirinto di Cnosso, sull’isola di Creta, al fine di rinchiudervi il mostruoso Minotauro, richiamando il mito di Dedalo e del figlio Icaro e, successivamente, quello di Teseo e (il filo di) Arianna.

Vi ho sbloccato un ricordo? Anche solo per tale ragione, viene voglia d’indossare all’istante la “pozione” golosa e succosa di Sweet Pulp, che profuma di rose, fichi maturi e spensieratezza di tempi lontani…

Marina Donato

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