PARAMOUR e le fragranze ispirate all’Oman

22 Gen 2024

In queste fredde giornate invernali, vi piacerebbe viaggiare verso mete lontane e godere della bellezza sensoriale e olfattiva dell’Oman? Se la risposta è affermativa, vi consigliamo di approfondire la conoscenza di OMANLUXURY, il marchio indipendente di profumeria artistica che incarna una visione unica nel suo genere: esaltare il concetto di creatività, in ogni ambito della sua visione.

“Sin dal nostro ingresso nel mondo della profumeria nel 2012, aspiriamo a rappresentare l’unicità, l’eleganza e la bellezza all’interno dei nostri flaconi di profumo. Traiamo ispirazione dall’antica tradizione dell’Incenso dell’Oman, dal commercio di spezie, dalla sua cultura e dai suoi ricchi paesaggi profumati”.

OMANLUXURY sussurra, infatti, storie uniche e misteriose (racchiuse in flaconi eleganti, che riflettono uno stile ben preciso), speziate, esotiche e affascinanti, da vivere e ascoltare su pelle, attraverso il racconto dei sensi.

Per scaldare questo lunedì di gennaio abbiamo scelto, dunque, PARAMOUR, una sensuale rosa cuoiata – fredda, fumosa, ghiacciata – sublimata a contrasto da vivaci tocchi fruttati, che si scoprono dolcemente caramellati sul fondo.

“Una fragranza di rosa coriacea, sontuosa ed erotica, con un aroma fruttato e pungente quasi simile a una caramella”.

I frutti succosi di bergamotto, lampone e pompelmo, resi speziati da un pizzico di zafferano, aprono le danze, mentre petali di gelsomino e mughetto conducono magistralmente la rosa maestosa, abbinata al calore animale del cuoio, per poi adagiarsi su un sottobosco fatato di muschi, legni e patchouli, reso dolcemente avvolgente da un sapiente mix di ambra, vaniglia, caramello e fava tonka.

My Experience:

Grazie ai suoi sorprendenti contrasti, PARAMOUR racconta una favola contemporanea: la rosa si unisce al cuoio per un tango appassionato, mentre intorno danzano, vivaci, le note fruttate e succose dell’incipit. L’ambientazione fantastica richiama, a gran voce, il bosco oscuro e intricato dei sogni, per poi veder caramellato, quasi per incanto, tutto il paesaggio olfattivo.

Marina Donato

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