Petali e Spade, essenza di contrasti

01 Ott 2022

Nel nome Petali e Spade è presente il dualismo Ying e Yang tipico della filosofia taoista cinese: il profumo avrebbe dovuto esprimere la perfetta armonia che nasce dall’equilibrio delle parti.

Ho pensato che anche un petalo può diventare tagliente e che una lama può essere flessibile e duttile. Ed è proprio in questa mutevole continuità che i fiori e le note taglienti trovano l’equilibrio dal quale può scaturire l’armonia.

In tal modo, il bergamotto conferisce un aspetto pungente ai petali di gelsomino, alla stessa maniera in cui le foglie di tè giocano con l’osmanto. Mentre le note fruttate e vellutate della pesca bianca rendono definitivamente indolore l’impatto con la lama tagliente delle note aldeidate.

Ma tutto il divenire di queste note ruota attorno ad un punto, come in universo in espansione, rappresentato dall’accordo tra le note morbide e pungenti della mirra e quelle sapide e setose dell’ambra.

L’armonia così raggiunta in Petali e Spade esprime l’imperturbabilità del volto chiaro, luminoso, ma impenetrabile, di una donna guerriera che dona la vita o la morte con la risoluta precisione di un gesto del braccio che regge la spada, con la stessa delicatezza con la quale fa volteggiare i drappi di seta del suo abito durante una danza”.

In queste intense parole di uno dei più grandi Nasi italiani contemporanei, Antonio Alessandria, troviamo racchiusa l’essenza della sua nuova creazione, pensata per arricchire la Collezione Premium di NOBILE 1942.

Un mondo di vizi e virtù, raccontato attraverso il profumo… Le molteplici sfaccettature dell’animo umano indagate mediante veri e propri ritratti olfattivi, come Rudis dedicato alla forza, Shamal che insegna la perseveranza e Malìa che sussurra l’arte della seduzione, per poi arrivare a Petali e Spade, il nuovo Extrait de Parfum dedicato alla fragilità umana, intesa non come sinonimo di debolezza, ma come scintilla per ritrovare la vera forza interiore, custodita in ognuno di noi.

Petali e Spade si rivela, così, una poesia olfattiva che scaturisce dai contrasti, nata ammirando la “potente” grazia di Xiao Mei, la danzatrice cieca protagonista del film “La foresta dei pugnali volanti”.

La sua danza delle maniche d’acqua (o “il passo dell’eco danzante”), che quasi sfida le leggi gravitazionali, è pura estasi visiva ma anche massima espressione della sua forza interiore che ci sorprende tutti. Queste movenze, anche se delicate, sono in realtà dotate di compostezza esplosiva. Una danza ipnotica può così trasformarsi in uno scontro all’ultimo sangue, un ramo divenire un micidiale pugnale, una foresta di bambù un’insidiosa prigione come anche un’arma di fortuna”.

My Experience:

Come confermato dalle parole impeccabili dell’amico Antonio Alessandria, Petali e Spade racchiude in sé un mondo d’interessanti contrasti olfattivi che, in un primo momento, solletica le narici, per poi affascinare e sorprendere i sensi con un’armonia fruttata floreale, unica nel suo genere.

Le note morbide e vellutate di Pesca Bianca, Gelsomino e Osmanto s’incontrano (e scontrano) con i sentori pungenti di Aldeidi, Bergamotto e Foglie di Tè, creando un inebriante vortice danzante di luci e ombre. Mentre, sul finale, la base multi-sfaccettata di Mirra, Ambra, Sandalo, Muschi Fruttati e Vaniglia dona continuità d’insieme al gioco di chiaroscuro, lasciando sulla pelle una scia melodiosa, la cui eco si riproduce all’infinito…

Marina Donato

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