Vilhelm Parfumerie – Fleur Burlesque

10 Gen 2022


Avete mai sentito parlare di Vilhelm Parfumerie?

L’eclettico marchio di profumeria selettiva – fondato a New York nel 2015 dall’idea artistica di Jan Vilhelm Ahlgren – che si basa abilmente su un intrigante concetto di rarità: abbinamenti rari, in perfetto equilibrio tra antico e moderno, che miscelano alla perfezione l’allure vintage e il fascino contemporaneo, dando vita a cinque collezioni, tutte caratterizzate da un fascino intramontabile ed evocative stampe senza tempo.

Elegante, spumeggiante, solare – contraddistinto da un vibrante color giallo – il brand newyorkese popone, infatti, variegate Eau de Parfum (concentrate in media al 20%, tutte rigorosamente imbottigliate in Francia), racchiuse in eleganti flaconi di vetro soffiato disegnati da Pierre Dinand, differenziati unicamente da etichette vitaminiche come il tappo, che evocano liberamente un pezzo di bachelite, trovato, per caso, in un mercatino delle pulci di Parigi, disponibili in tre differenti (e pratici) formati, rispettivamente da 20, 50 e 100 ml.

La nostra missione di oggi? Esplorare una delle fragranze più intriganti della Flower Collection, la linea del marchio interamente dedicata alla bellezza dei fiori, nata per proporre al pubblico bouquet olfattivi, ispirati alla natura, il più possibile aderenti alla realtà.

Fleur Burlesque

“Incredibilmente viva sotto i riflettori del Moulin Rouge, illuminata in modo incantevole dalla luce soffusa delle candele di Maxim, lei è lo spirito squisito e spietato della Belle Époque. La sua scia? Un inconfondibile accenno di gardenia, gelsomino, sandalo e ambra”.

My Experience:

Viene descritta così questa armonia olfattiva dall’allure (solo apparentemente) rétro

All’interno di Fleur Burlesque, l’inebriante purezza di gardenia e gelsomino evoca una danza di petali vellutati che si librano leggeri nell’aria, per poi svelare un’irresistibile scia di mistero. L’evoluzione floreale si rivela, infatti, candida e innocente nelle fasi iniziali (in cui la presenza dei fiori è quasi sovradosata e protagonista assoluta), per poi mostrarsi, con lo scorrere del tempo, sempre più ammaliante, intrigante e sensuale, grazie alla presenza di cremoso legno di sandalo e avvolgenti note ambrate.

Marina Donato

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